Nel mondo del lavoro, nelle aziende e nelle organizzazioni il bisogno di supportare e sostenere le risorse umane di cui si dispone è in costante crescita. Più che un metodo di intervento pragmatico e mirato all’azione, come il coaching, il counseling si qualifica come una relazione d’aiuto che interviene sulla sfera personale ed emotiva della persona. In questa rientra anche il lavoro, dove sempre più spesso si riscontrano difficoltà e disagio: secondo delle recenti stime, ben nove milioni di italiani soffrono di stress da lavoro, quasi il 41% del totale della popolazione impiegata. Il counseling aziendale, approdato nel nostro Paese attraverso gli Stati Uniti e la Gran Bretagna, si offre come un nuovo strumento per gestire le crisi, i momenti di difficoltà personale, i disagi e le insoddisfazioni che influiscono spesso sulle prestazioni lavorative e rallentano il processo di crescita formativa e produttiva del soggetto. Manager, responsabili del personale e della gestione delle risorse umane, gruppi di lavoro e singoli lavoratori che si trovino ad affrontare momenti di cambiamento, di riorganizzazione, di difficoltà nella gestione dei processi lavorativi, comunicativi o relazionali. Il counseling aziendale è un’efficace relazione d’aiuto che mira alla promozione del benessere della persona, valorizzando le capacità individuali e indirizzando le energie e le motivazioni dei singoli verso sviluppi coerenti con le esigenze dell’azienda e del mercato. Il counseling aziendale permette di:
- Aumentare il benessere nei contesti lavorativi;
- Agevolare la comunicazione all’interno dell’azienda;
- Far crescere la motivazione al lavoro;
- Migliorare la qualità del lavoro in termini di efficacia e di efficienza;
- Offrire sostegno in situazioni conflittuali e di disagio;
- Ridurre l’assenteismo;
- Aumentare la produttività.
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