Una mia amica manifestava un’infiammazione e un dolore persistente alla spalla sinistra (borsite) e ad un ginocchio (sintomi di artrosi bilaterale tricompartimentale). I medici dicevano che avrebbe dovuto farsi operare alla spalla e al ginocchio. Prima di procedere con l’intervento le ho consigliato di assumere gli estratti spagyrici di equiseto, artiglio del diavolo, frassino e spirea per circa tre mesi, durante i quali il dolore alla spalla si è progressivamente ridotto, fino a scomparire. A quel punto le ho detto di continuare solo con l’equiseto facendo delle pause tra una boccetta e l’altra. Però il dolore al ginocchio non è passato. Ma con l’assunzione della tintura spagyrica di Squalo e Ribes nigrum macerato glicerico spagyrico il dolore si è ridotto circa della metà già dopo un mese di assunzione.
L’equiseto è ricco di silicio, che aiuta a prevenire la demineralizzazione delle ossa. In particolar modo, l’equiseto contribuisce a mantenere le ossa robuste. Gli esperti sottolineano in proposito soprattutto che l’aumento di acidità a livello dell’organismo provocato dalla digestione di proteine di origine animale può causare la perdita di calcio da parte delle ossa. L’equiseto potrebbe rappresentare un rimedio naturale utile per la prevenzione dell’osteoporosi. E’ considerato particolarmente utile per la cura dei disturbi che interessano l’apparato urinario, che possono comprendere problemi alla vescica e formazione di calcoli renali. Può essere utile anche in caso di ossa fragili, fratture, sanguinamento dal naso, emorroidi e crampi muscolari. Inoltre, l’equiseto contribuisce a rafforzare il sistema immunitario. Può aiutare a fortificare i capelli e a prevenirne la caduta. E’ utile anche in caso di unghie fragili per via delle sue proprietà rimineralizzanti. L’equiseto, noto soprattutto per le sue proprietà antinfiammatorie, antibatteriche, antimicrobiche e antiossidanti. Svolge inoltre un’attività diuretica e astringente. Nel corso del tempo è stato utilizzato per il trattamento di numerosi disturbi, comprese gengiviti, infiammazioni delle mucose della bocca, tonsillite, acne, herpes labiale, infiammazione della pelle e problemi reumatici. L’artrosi è un processo degenerativo delle articolazioni che si localizza di preferenza nelle articolazioni di sostegno del corpo (ginocchio, anca, vertebre) e si manifesta in genere dopo i 40-50 anni, con maggiore frequenza nelle donne in menopausa. L’artrosi può non dare alcun sintomo, se è di grado modesto. Ma quando il processo degenerativo giunge al punto da provocare lesioni articolari, i sintomi fanno la loro apparizione con fasi di miglioramento o di regressione che però sono temporanei perché la malattia è progressiva. Inizialmente, l’artrosi si manifesta con dolori mattutini a una sola articolazione, i quali scompaiono durante il giorno. Poi i dolori diventano continui, i movimenti vengono limitati, tuttavia è raro che le articolazioni colpite si gonfino. L’evoluzione dell’artrosi è lenta, le sue lesioni sono irreversibili ma non conducono mai all’anchilosi completa e sono riducibili con cure adatte.
L’artrite è una malattia autoimmune che si manifesta con infiammazione e dolore alle articolazioni. Si ritiene che l’artrite possa essere legata al sistema immunitario dell’organismo, che è incapace di produrre abbastanza anticorpi per impedire ai virus di entrare nelle articolazioni; oppure gli anticorpi prodotti non sono in grado di vedere la differenza tra i virus e le cellule sane (il sistema immunitario prende le cellule sane per cellule malate) e distruggono tutti e due. L’artrite può anche essere provocata da un’allergia a determinati cibi.
L’osteoartrite e l’artrite reumatoide sono i due tipi principali della malattia, ma esiste un terzo tipo, l’artrite gottosa, che è molto diffusa. L’osteoartrite che si riscontra di solito nelle persone anziane, si manifesta in seguito all’usura continua della cartilagine in un’articolazione. La cartilagine che è un tessuto liscio, morbido e perlaceo, ricopre l’estremità delle ossa nelle articolazioni, fornendo loro una superficie liscia su cui scivolare, permettendo un facile movimento delle articolazioni. In seguito a una lesione o dopo anni di uso, la cartilagine diventa sottile e può scomparire. Quando la cartilagine si consuma, le superfici ruvide delle ossa strofinano una contro l’altra causando dolore e rigidità. L’osteoartrite colpisce di solito le articolazioni che sostengono il peso del corpo, come le anche e le ginocchia. Sintomi di osteoartrite sono rigidità del corpo e dolore alle giunture specialmente in climi umidi, la mattina o dopo attività stancanti. L’artrite reumatoide colpisce tutto il corpo invece di una sola articolazione. Il manifestarsi della malattia si accompagna spesso a stress fisico o emotivo, ma la malattia può essere causata anche da una cattiva alimentazione o da infezioni batteriche. L’artrite reumatoide distrugge la cartilagine e i tessuti dentro e intorno alle articolazioni e spesso perfino la superficie delle ossa. L’organismo sostituisce il tessuto danneggiato con tessuto cicatriziale facendo diventare gli spazi tra le articolazioni stretti o addirittura inesistenti. Questo causa l’irrigidimento e le deformazioni tipiche della malattia. I sintomi dell’artrite reumatoide sono gonfiore e dolore alle giunture, stanchezza, anemia, perdita di peso e febbre. Questi sintomi spesso scompaiono per riapparire in un secondo tempo.
La maggior parte delle persone affette da artrite reumatoide hanno alti livelli di rame e bassi livelli di ferro nel siero anche se le articolazioni e i linfonodi hanno un eccesso di ferro che può essere responsabile dei dolori alle articolazioni. Gli ultimi studi effettuati suggeriscono che l’eccesso di rame può essere imputato al fatto che l’organismo richiama il minerale nel luogo dell’infiammazione perché possa svolgere il suo lavoro. Gli integratori che contengono ferro possono favorire l’edema e il deterioramento delle articolazioni. E’ meglio assumere il minerale attraverso la dieta. L’artrite gottosa colpisce prevalentemente persone sovrappeso che si alimentano con cibi grassi, carboidrati raffinati e che consumano molto alcool. L’acido urico si accumula nelle piccole articolazioni di mani e piedi; questa forma di artrosi colpisce più gli uomini delle donne. Sono state ideati molti trattamenti nutritivi per l’artrite e le ricerche sono ancora in corso. E’ importante che la persona che soffre di artrite si alimenti con una dieta equilibrata in modo da fornire al corpo tutti gli elementi nutritivi necessari a riparare i tessuti.
Le sostanze nutritive possono essere d’aiuto. La vitamina C è necessaria per impedire che le pareti dei capillari si rompano causando sanguinamento, gonfiore e dolore. L’acido folico, la vitamina B12 e il ferro (dagli alimenti) possono rivelarsi utili nel trattamento dell’anemia che può accompagnare l’artrite. La frequenza dei disordini al fegato nei pazienti artritici può impedire la trasformazione del carotene in vitamina A. La difficoltà di assimilazione dei carboidrati fa pensare ad una carenza di vitamina B.
Il rame è una sostanza antinfiammatoria ed è quindi utile in caso di artrite. I braccialetti di rame fanno passare la sostanza nel corpo attraverso la sudorazione aumentando quindi i livelli di rame nel sangue. Il manganese può riparare la cartilagine consumata. Il selenio è un antiossidante ed esplica un importante ruolo protettivo nei confronti dell’artrite. Anche lo zinco, antinfiammatorio, può dare sollievo ad alcuni sintomi dell’artrite reumatoide. Il calcio, assunto insieme al magnesio, può dare risultati positivi.
E’ stato scoperto che la dieta vegetariana dà giovamento ai malati di artrite. La carne ha un tipo di grasso che favorisce l’azione delle sostanze infiammatorie nel corpo. I grassi possono regolare gli eicosanoidi, che controllano l’infiammazione, il dolore e altri sintomi dell’artrite. La riduzione degli oli omega 6 ha dato risultati positivi. L’olio di colza è il grasso migliore perché contiene un giusto equilibrio dei due acidi grassi omega. Anche l’olio d’oliva è accettabile. L’olio di lino contiene circa il doppio di acidi grassi omega 3 rispetto all’olio di pesce. La combinazione dei due oli dà un buon risultato.
Anche le allergie alimentari possono essere una causa scatenante, soprattutto se non c’è vera artrite, ma solo dolore occasionale alle giunture. La dieta per eliminazione isolerà l’alimento, o gli alimenti, che causano il problema. Questi possono essere: uova, latte, formaggio, burro, caffè, zucchero, mais, grano, avena, segale, soia, malto, pomodoro, peperoni verdi, patate bianche, melanzane, arance, pompelmi, limoni, arachidi, manzo, pancetta/maiale e agnello.
Le sostanze naturali possono essere d’aiuto. Gli oli di pesce e la pappa reale, quest’ultima ricca di acido pantotenico, sono efficaci nel trattamento dell’artrite. L’olio di enotera, ricco di acido gamma-linoleico, ha un’azione antinfiammatoria ed è usato nella cura dell’artrite. Anche l’alfalfa, il prezzemolo, i semi di sedano, lo zenzero (diminuisce l’infiammazione), i peperoncini piccanti e l’aglio sono indicati per l’artrite.
L’esercizio è importante sia nella prevenzione che nel trattamento dell’artrite, perché le articolazioni quando non vengono usate tendono ad irrigidirsi. E’ essenziale però essere seguiti da un istruttore preparato, perché si possono fare gravi danni eseguendo da soli esercizi che possono apparire semplici. E’ stato scoperto che il nuoto, la ginnastica nell’acqua, lo yoga e il tai-chi (un’arte marziale) sono forme di esercizio che si possono eseguire lentamente e con attenzione in modo da non creare ulteriori disturbi. Avere un portamento corretto è molto importante per prevenire la rigidità e le deformazioni. Un portamento scorretto sbilancia la distribuzione del peso corporeo, mettendo maggiore pressione su alcune articolazioni e provocando in questo modo inutili dolori alla persona artritica. Anche l’eccesso di peso e l’obesità hanno un’influenza negativa sulle articolazioni. Quando il peso da sostenere è eccessivo le articolazioni si infiammano.
Le informazioni sono tratte da “Almanacco della Nutrizione”
di Gayla J. Kirschmann e John D. Kirshmann
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Alfa Omega Editrice
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