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CHE COS’E’ UN TRAUMA?

La maggior parte di noi è stata spesso traumatizzata da avvenimenti, talvolta apparentemente ordinari e di poca importanza, accaduti per lo più nell’infanzia, di cui in molti casi non si è nemmeno coscienti e che pur tuttavia possono comportare sgradevoli conseguenze emotive, incluse patologiche e fisiche. A questi si aggiungono i traumi di grande impatto e devastazione sulla nostra psiche: violenza diretta, terremoti, catastrofi naturali, shock di guerra, abusi sessuali, gravi incidenti, importanti operazioni odontoiatriche o chirurgiche, separazioni, abbandoni e morte di persone care.

Secondo Peter Levin (autore del libro “Traumi e shock emotivi, come uscire dall’incubo di violenze, incidenti ed esperienze angosciose“) lo studio del comportamento degli animali selvatici è indispensabile per la comprensione e la guarigione del trauma umano. Come afferma Peter Levin: “Le parti involontarie ed istintive del cervello e del sistema nervoso sono in pratica identiche a quelle dei mammiferi e persino a quelle dei rettili. Il nostro cervello uno e trino, è costituito da tre sistemi integrali. Queste tre parti sono comunemente note come cervello rettile (istintivo), cervello mammifero o limbico (emozionale) e cervello umano o neo-corteccia (razionale). Dal momento che le parti del cervello attivate quando si percepisce una situazione che mette a repentaglio la nostra vita sono quelle che abbiamo in comune con gli animali …(si deduce che) la chiave di guarigione dei sintomi traumatici si trovi nella capacità di riflettere l’andamento fluido degli animali selvatici …”.

I sintomi traumatici non sono generati dall’evento scatenante stesso. Sono causati dal residuo congelato di energia che non è stato risolto e scaricato; questo residuo resta intrappolato nel sistema nervoso, dove può causare distruzione nel nostro corpo e nel nostro spirito. (…) Questa energia residua non se ne va semplicemente: permane nel corpo, e spesso impone la formazione di una grande varietà di sintomi, quali ansia, depressione, nonché problemi psicosomatici e comportamentali. Questi sintomi sono la modalità dell’organismo di contenere (o di rinchiudere) l’energia residua non scaricata.”

Dal punto di vista psicologico, gli eventi traumatici e dolorosi che accadono in età infantile sono molto determinanti per il successivo sviluppo emotivo del bambino. I traumi infantili hanno conseguenze che possono segnare anche a lungo termine il bambino, accompagnandolo fino all’età adulta con disturbi psichici più o meno gravi. Tra le conseguenze immediate di un trauma infantile ci sono i pensieri ricorrenti del trauma vissuto: questi accompagnano il bambino frequentemente, molto spesso richiamati alla memoria da specifiche esperienze sensoriali collegate all’evento traumatico stesso come ad esempio odori, suoni ed altro.

Il bambino che ha subito un evento traumatico, inoltre, si mostra fin da subito incapace di progettare il proprio futuro e vive quindi in un orizzonte limitato e costantemente popolato di incertezze e paure. Molto spesso queste si manifestano sotto forma di mostri e fantasmi e tendono a dare al bambino una costante sensazione di insicurezza accompagnata alla paura del futuro. Altra conseguenza a breve termine, inoltre, è una modifica della sfera emotiva del bambino che tende a vivere in maniera velata le proprie emozioni ed a relazionarsi sono marginalmente con gli altri. Ma per i traumi infantili le conseguenze peggiori possono essere considerate quelle che si rivelano a lungo termine: un evento traumatico vissuto nell’infanzia, purtroppo, lascia una scia profonda nelle psiche del bambino e produce i suoi effetti in età adulta. Le conseguenze più comuni dei traumi infantili, quindi, possono essere disturbi del comportamento, il disturbo borderline, stati d’ansia, disturbi alimentari come anoressia e bulimia, disturbi dissociativi della personalità ed infine depressione.

Gli effetti traumatici  non si manifestano sempre immediatamente dopo gli incidenti che li hanno provocati. I sintomi possono restare latenti e accumularsi per anni o decenni. Poi, in un periodo di stress, o in seguito ad un altro incidente, possono fare la loro comparsa senza preavviso. Così, un evento apparentemente poco importante può scatenare un collasso improvviso, simile a quello che potrebbe essere causato da un singolo evento catastrofico.

Certe persone hanno per costituzione (geneticamente) maggiori capacità di recupero di altre in caso di eventi stressanti. Anche l’età influenza la percezione del trauma. Ad esempio, essere lasciato in una stanza fredda può essere assolutamente terribile per un neonato, spaventoso per un bambino che muove i primi passi e solo leggermente sgradevole per un adolescente o un adulto.

Molti eventi possono causare in seguito reazioni traumatiche nella vita di una persona, e questo dipende da come la persona li ha vissuti. Ecco un elenco di sintomi traumatici più comuni:

– trauma fetale (intrauterino)

– trauma da parto

– perdita di un parente o di un membro di una famiglia

– malattia, febbri alte, avvelenamento accidentale

– ferite fisiche, compresi cadute ed incidenti

– abuso sessuale, fisico od emotivo, inclusi grave abbandono o percosse

– assistere ad episodi di violenza

– sciagure naturali come terremoti, incendi ed alluvioni

– determinate procedure mediche e dentistiche

– interventi chirurgici

– anestesia

– immobilità prolungata; ingessatura e stuccatura di gambe o del busto di bambini

Un approccio alla guarigione del trauma basato sull’uso di rimedi naturali, può contemplare sia le essenze floreali per i traumi (il fiore di Bach Star of Bethlhem (o la combinazione Emergency dei fiori australiani), sia le quintessenze spagyriche, in grado di portare il loro messaggio al sistema limbico, la regione del cervello dove sono registrate tutte le nostre esperienze emozionali più potenti. La quintessenza spagyrica composita di melissa (Alkaest QE52, Melissa+Lavanda+Limone) consente di ricostruire e ricompattare il sistema emotivo. Il suo uso, 3-5 gocce su un cucchiaino di zucchero di canna o miele, 2-3 volte al giorno lontano dai pasti, è particolarmente indicato in caso di ansie, paure, fobie, che possono causare fenomeni come insonnia, difficoltà digestive, mal di testa e irritabilità in generale. E’ un  ottimo rimedio ansiolitico, allontana la malinconia, attenua la paura e permette di ritrovare il senso della vita e la gioia di vivere. Per i più piccoli può essere usata esternamente esternamente sui piedi e sulla pancia, veicolata da un olio di mandorle dolci o analogo, al cui sono state aggiunte 10 gocce di quintessenza di  di melissa composita (per 50 ml. di olio). Il massaggio ha il vantaggio di permettere il rilassamento del corpo e la rimozione delle tensioni e delle memorie cellulari di eventuali traumi subiti. Inoltre, consente ai bambini di fare il pieno di coccole e di entrare in contatto con i magici poteri della natura.